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Guida all’acquisto di un 2DIN. Parte 2: budget e prezzo!

Quale 2DIN Acquistare?

 

In seguito alla lettura della prima parte della guida, che potrà essere stata interpretata da alcuni come scontata se non addirittura inutile ma che dal mio punto di vista appare fondamentale, passiamo ora a trattare argomentazioni un po’ più pratiche rispetto a quelle più astratte e eteree esposte in precedenza, argomentazioni che ci hanno permesso di individuare la tipologia di 2DIN che fa al caso nostro; certo non siamo ancora a niente ma adesso abbiamo un obbiettivo chiaro e sopratutto una categoria da esplorare, da approfondire e spulciare fino ad individuare il prodotto ideale.
 

Il Budget.

 
Navigatore 2DIN, 2DIN Connected o Autoradio 2DIN, definita la categoria il secondo passo è definire un budget, sia ben chiaro che non è assolutamente vietato sognare e prendere in considerazione anche prodotti dall’alto valore aggiunto ma qui stiamo parlando di acquisto, di mettere mano al portafoglio e quindi è bene avere le idee chiare.
 
Uno degli errori che vengono comunemente commessi nella definizione dell’ammontare totale da destinare all’acquisto di un 2DIN e quello di farsi un giro in rete, prendere il prezzo di prodotti più o meno rispondenti all’idea che ci siamo fatti e su questa base mettersi in moto. Niente di più errato. Sono pochissime le vetture che permettono di inserire un navigatore o monitor senza utilizzare accessori, si possono letteralmente contare sulle dita di una mano. Il consiglio è quello di fissare o rivedere, un budget complessivo solo dopo essersi informati sui materiali necessari all’installazione perché senza di essi il prodotto resterà solo un bel sistema appoggiato sul banco.

 
Non esiste un costo medio da aggiungere che io possa suggerirvi per fare un rapido calcolo, ogni veicolo ha le sue necessità: mascherina, cavo alimentazioni, adattatore antenna, modulo comandi al volante, interfaccia amplificatore, pannelli originali o altri componenti, il valore di tutto ciò può variare tra un minimo di trenta euro ed un massimo di quattrocento. È quindi decisamente utile prender informazioni precise ed aggiungere al costo del 2DIN quanto è indispensabile per installarla, compresa la manodopera anche se questa si riferisce ad un componente di costo decisamente mutevole e che varia da zona a zona e da installatore ed installatore. 

Il prezzo, questo strano elemento 

Ripeterò, fino allo sfinimento, che oggi come oggi il prezzo in rete non è più un fattore discriminante per definire la qualità di un prodotto. L’ombra di una crisi che non accenna a passare, la ricerca continua da parte degli utenti del costo più contenuto, l’ingresso sul mercato di colossi come Amazon, le politiche di molti produttori che impostano strategie di obsolescenza programmata, il timore dei venditori di vedere i vari modelli impolverarsi sugli scaffali e l’offerta di prodotti cinesi a pochissimi euro rendono il mercato “drogato” e poco veritiero. Non è possibile spendere meno di 700,00 euro per un sistema di navigazione top di gamma con schermo removibile da 7 pollici come non è possibile affiancare un 2DIN di marca senza modulo GPS con uno cinese tutto incluso. Sia ben chiaro che questo va a tutto vantaggio del compratore ma è necessario drizzare le orecchie perché dietro l’angolo si annidano le fregature. Prodotti di due anni fa spacciati per l’ultima versione, 2DIN usati smerciati per nuovi, modelli fuori produzione camuffati da ultimi arrivi offerti a due lire, 2DIN con codice regionale di altri continenti veduti nel nostro paese. Le segnalazioni sono molte e variegate. Quindi come orientarsi?


Il consiglio che voglio are con questa guida è di fare una veloce ricerca sia online che offline. Una volta individuato il giusto prodotto, digitate sul vostro motore di ricerca preferito la sigla del modello seguito da “Prezzo Ufficiale” e vedrete il valore che i produttori hanno deciso di impostare come linee guida. Sono chiaramente più alti di quelle comunemente reperibili in rete e nei negozi ma vi servirà come parametro, come termine di paragone.
 
Adesso ricercate lo stesso prodotto facendo seguire al nome la sola dicitura prezzo ( insomma non devo essere io a spiegarvi come fare una ricerca in rete… ). Troverete sicuramente diversità. Le differenze possono essere più o meno ampie. 
Se rispetto al prezzo di listino sussiste una divergenza dell’8-12% tutto è regolare, solitamente rientra nella scontistica concessa e molto spesso legata ad un quantitativo minimo che sempre più i grandi venditori online erodono al produttore. 
Se la differenza supera tale soglia, fino ad arrivare al 18-20% non si può più parlare di normale scontistica ma rientriamo in quella situazione di cui parlavo due paragrafi sopra. Ragionate un po’ di più sul prezzo, considerate le caratteristiche ( poche o tante che siano ) del venditore, leggete le condizioni di vendita e spulciate la pagina per verificare che tutto sia in regola ma fatelo con una certa tranquillità. 
Se il prezzo applicato dal venditore supera questa soglia arrivando al 25-30% ( ci sono poi casi apparenti che sfiorano il 45-50% ) soppesate bene l’acquistato perché qualcosa non quadra. 
Domandatevi, perché un venditore ( qualsiasi esso sia ) dovrebbe offrire un modello 2DIN attuale, perfomante, qualitativo e di livello ad un prezzo decisamente più basso rispetto al suo costo d’acquisto? Perché rinunciare a tanto margine per un singolo articolo? Le condizioni commerciali di vendita sono regolari? Le spese, modalità e i tempi di trasporto? Ci sono vincoli all’acquisto? Ma sopratutto che tipo di 2DIN è quello venduto ad un prezzo così basso?
 
Chiarisco subito che qui non voglio trattare le politiche di prezzo legate a precise e ponderate politiche di Marketing. Pensate ad esempio ai prodotti civetta offerti sotto costo con il chiaro intento di portavi all’interno del negozio e indurvi ad acquistare anche altri prodotti, ai modelli pienamente utilizzabili solo mediante l’impiego di accessori specifici venduti a costi contenuti con il chiaro scopo di allegare alla spesa gli accessori stessi o ancora a vendite promozionali per il lancio di una nuova attività, per diffondere una Awareness Brand , per posizionare l’attività su fattori critici come i prezzi contenuti o altro ancora. 
Questa seconda parte della guida ha il solo scopo di spingervi a ragionare sul livello del prezzo a cui un determinato 2DIN è offerto. 

Non tutto ciò che luccica è oro!
 
Alla prossima ed ultima parte della Guida

Foto tratte, nell’ordine, da: www.flickr.com e www.economia.rai.it

Guida all’acquisto di un navigatore Media Station 2DIN. I Parte

Lo scopo di una Guida, come dice il nome stesso, è di fungere da faro per districarsi nel compiere una determinata azione, per assistere nel prendere una decisione o per fare una scelta. La guida vuole essere un supporto, un utile strumento da tirar fuori quando se ne ha più bisogno e lo scopo di una Guida all’acquisto di un prodotto 2DIN ha la finalità di offrire al futuro acquirente i mezzi necessari per compiere una scelta oculata, sensata, scevra di pregiudizi o convincimenti sbagliati.

Ad un primo sguardo, leggendo il titolo ad esempio, può apparire stupido se non inutile dare vita ad una guida del genere ma se continuerete a leggere vi renderete conto che non lo è. Non lo è perché il mercato dei prodotti 2DIN è ampiamente sfaccettato, non lo è perché i singoli modelli si differenziano per caratteristiche a volte non facilmente comprensibili, non lo è perché i bisogni che vanno a soddisfare sono molteplici e ancora non lo è perché continuamente ricevo richieste di aiuto nella scelta di un modello anziché l’altro e perché molto spesso i clienti entrano e chiedono un doppio DIN per la loro macchina senza avere la benché minima idea di cosa vogliano o possano farci, ma sopratutto non lo è perché il web è zeppo di schede di questo o quel prodotto,  di negozi con informazioni e foto, di specifiche e caratteristiche, ma poche, veramente poche, sono poste in relazione con le reali necessità dell’utente.
Da dove iniziare quindi per trovare il giusto prodotto?
Un ottimo inizio sarebbe prendere in esame quei fattori discriminanti che definiscono il singolo 2DIN e che incidono sulla decisione d’acquisto. Prezzo. Qualità. Funzioni. Espansibilità. Esperienza con la marca. Si, certo, ma nessuno di questi merita di stare in cima alla lista delle caratteristiche da spuntare, un posto, il primo, che non può che essere occupato dalle nostre intenzioni, ambizioni e desideri. Capire con esattezza cosa vogliamo, cosa stiamo cercando, di cosa abbiamo bisogno rappresenta il 50% della scelta, significa escludere una buona parte di prodotti, restringere il campo, eseguire in definitiva una prima fondamentale cernita dalla quale ottenere un dato numero di 2DIN a cui applicare gli altri fattori discriminanti.
Come fare allora?

È più semplice di quanto si pensi. Ragioniamo insieme. Se odiate i prodotti Apple e non avete intenzione di acquistarne uno nemmeno se lo mettessero in vendita con il 90% di sconto è inutile prendere in considerazione un 2DIN strutturato per operare in sinergia con un’iPhone. Se possedete una Opel ANTARA, ad esempio, è inutile acquistare un prodotto con pannello da 6,1 pollici non basculante, infilarlo laggiù in fondo e sperare di vedere ottimamente il display. E ancora, è inutile spendere soldi per una presa HDMI e due porte USB se semplicemente volete un prodotto utile per navigare. Andando ancora oltre, se avete intenzione di spendere poco, molto poco, ed dotarvi di un modulo GPS integrato scordatevi i marchi blasonati e cercate tra i 2DIN d’importazione diretta o parallela cinese. Se ci riflettete bene sono tutti concetti di buon senso, ovvietà. Se cercate un’auto per girare in città comprereste, per quanto bella ed importante, una Hummer? Se siete amanti del fuori strada, del fango e delle 4×4 spendereste soldi per una BMW serie 3 AMG?

Capire fin da subito di cosa abbiamo bisogno, cosa vogliamo avere a disposizione in aut,o aiuta moltissimo ad avvicinarci al nostro prodotto, a non farci fuorviare dall’immagine che questo o quel modello richiama, a non farci influenzare dall’acquisto dell’amico che per quanto fidato e sincero sia non rispecchia le nostre reali esigenze. La guida a questo serve. Ad incanalare un processo decisionale partendo dai reali bisogni, di indurci a scegliere con coscienza e giudizio e perché no, in molti casi, a risparmiare anche denaro.

Capire cosa si desidera però non è sempre semplice e in alcune occasione è utile un’aiuto. La guida. Prima di tutto è necessario individuate la categoria di appartenenza del 2DIN attraverso alcune semplici domande.
1) Ho bisogno di un doppio DIN con navigatore?
Se la risposta è si, dovremo affrontare tutta una serie di altre questioni che vedremo in seguito ma la nostra categoria sarà quella dei Navigatori 2DIN.
Se la risposta è no abbiamo una seconda fondamentale domanda.
Dato che un 2DIN senza navigatore è una stazione multimediale utilizzata oltre che per la semplice autoradio anche per video e comunicazione dobbiamo chiederci se vogliamo che il prodotto sfrutti il nostro smartphone per integrare le capacità multimediali con le ultime funzioni come Apps, social network e nuove modalità di comunicazione, una considerazione che acquista sempre più peso e di questo i costruttori sono ben consci. Da qui la domanda che dobbiamo rivolgerci.
2) Voglio sfruttare il variegato mondo delle applicazioni?
Se la risposta è si avremo altri parametri da considerare e la nostra categoria sarà quella dei 2DIN Connected.
Se la risposta è no, beh allora la categoria di nostra interesse è quella delle Media Station 2DIN anche dette più semplicemente autoradio doppio DIN.

Il cinquanta per cento è fatto!

Nella prossima parte vedremo cosa in 2DIN è importante e cosa non lo è!

Situazione del DAB+ tra i costruttori di 2DIN. Accenni.

Questo articolo vuole essere solo un primo cenno al tema del DAB+ ( Digital Audio Broadcasting Plus ) seconda tecnologia di trasmissione di contenuti digitali, un settore che sta prendendo piede in questi mesi sia grazie agli investimenti dei singoli editori di contenuti sia per le opportunità economiche che in periodi di stagnazione e crisi può comportare. Il mercato del DAB+ vedrà in futuro un’espansione esponenziale, forte e pervasiva ma al momento? A fronte di un’offerta di contenuti in fase di sviluppo e rapido ampliamento i produttori di hardware, di sistemi capaci di ricevere e sfruttare segnali digitali, che lo ricordo hanno l’indubbio vantaggio di veicolare una grande mole d’informazioni, dati e quindi di personalizzazione e funzioni decisamente accattivanti, cosa stanno facendo? Quali piani hanno in cantiere? Come spesso avviene le strategie intraprese si differenziano sostanzialmente le une dalle altre. Alcuni Brand hanno deciso di puntare molto sul DAB+ integrando i vari moduli già adesso nei propri prodotti ed originando una gamma di 2DIN molto sfaccettata, altri hanno optato per soluzioni aggiuntive, altri ancora proprio non prevedono alcunché.
L’infonografia vi darà un’idea di quali produttori impegnati nell’Automotive prevedono 2DIN dotati di tecnologia DAB+.
Nelle prossime settimane farà seguito un approfondimento sull’argomento.

Le direttrici di sviluppo dei futuri 2DIN: Android, App e Smartphone.

Ricerca sullo sviluppo Mobile
Senza scomodare i guru della tecnologia, coloro che prima ancora che creare il futuro lo immaginano, lo intravedono tra i propri sogni, con questo articolo voglio scandagliare i possibili nonché probabili sviluppi che il settore dei 2DIN, altamente prolifico ed in continuo movimento, sembra intraprendere. Due in particolare sono le direttrici che stanno affiorando dal mercato forse in risposta ad una crisi internazionale che richiede nuove idee e nuovi prodotti, forse per la volontà delle aziende produttrici di riposizionarsi e distinguersi dai concorrenti o forse ancora per una domanda, magari latente, che cresce dal basso, direttrici che prendono vita dalla stessa idea di fondo, radice comune di sviluppi differenti.

Il 2DIN, così come è stato concepito inizialmente e come si è affermato e conosciuto oggi non ha più le solide basi tecnologiche per mantenere ancora a lungo le quote di mercato acquisite. Partendo quindi dal presupposto che un navigatore, una Media Station o un sistema multimediale non è altro che un blocco assemblato di metallo e plastica, alcuni produttori si sono mossi per capire l’utilizzo che ne viene fatto dall’utenza, le aspettative che questi hanno, le principali funzioni richiamate e quali sono i fattori critici di successo che spingono all’acquisto di un modello anziché un altro. Con in mano le nuove informazioni il 2DIN è apparso limitato ma dotato di grande potenziale e quindi ecco come molte aziende abbiano incanalato i propri sforzi per espanderne le funzioni. Ma come fare? Come spesso capita le soluzioni sono arrivate dall’esterno.
La prima direttrice si fonda su un’attento studio di quelle che sono le interazione che solitamente un utente intrattiene con l’apparato 2DIN e altri strumenti mobili. Forti di uno studio incentrato sulle tecnologie e sugli accessori che un guidatore porta con se in auto ( vedi foto ) e che ha evidenziato come nel corso di questi ultimi anni, ed in particolare in questi ultimi mesi nei quali si denota una forte crescita, l’impiego degli smartphone sia decisamente aumentato e di come la principale funzione da questi assolta sia passata dall’essere un mero strumento di comunicazione ad un ben più articolato e versatile compendio di tutte le sfaccettature della vita digitale ( sia ludica che lavorativa ), alcuni grandi colossi come JVC Kenwood, Pioneer ed Alpine hanno deciso di puntare sullo sviluppo di software in grado di facilitare l’integrazione con la nuova generazione di cellulari, in primis gli smartphone Apple ma anche e sopratutto quelli dotati di sistema operativo Android, senza dimenticare Blackberry. Il 2DIN diviene così un Hub a cui collegare dispositivi mobili fonte di file musicali, video, film ed in ultima istanza le Apps; il futuro di innovative funzioni e migliorie, aggiornamenti a basso costo, possibilità di comunicazione tra azienda e cliente, internet e un nuovo mercato tutto da sfruttare. Primi esempi sono la AppRadio, il KW-AV60BT e tutta la nuova gamma JCV e l’Alpine ICS-X8 ma molti ne seguiranno e molto rapidamente.
La seconda direttrice di sviluppo si riferisce all’impiego di Android. Il sistema operativo di Google, versatile, personalizzabile, con un potenziale il cui limite ancora non è possibile tracciare, permette di dare nuova vita ai 2DIN. Collegamento ad internet tramite WiFi, la cui integrazione grazie alla diffusione della tecnologia si realizza a costi contenuti, o Dongle USB, utilizzo di applicazioni specifiche come App di navigazione decisamente più leggere e facilmente aggiornabili dei vecchi HDD, internet Radio, Player Multimediale e chi può immaginare immagini. Una soluzione quella di Android che inciderà necessariamente sull’hardware ed in particolar modo sugli schermi e sulle capacità di calcolo dei processori. Immagini sempre più nitide che ne faciliteranno l’individuazione e la comprensione con un rapido movimento dell’occhio da parte del guidatore grazie a pannelli ad elevata soluzione e possibilità di processare informazioni pesanti vari mega ( o forse giga ) byte di ogni tipo.
Dopo un periodo, necessario, di sdoganamento in cui piccole ditte, sopratutto cinesi, si avventuravano nell’integrazione dei modelli con il sistema operativo di Big G con risultati spesso poco gratificanti, alcune aziende di rilievo e dotate di spirito innovativo hanno deciso di puntare su Android: Phonocar e Dynavin sono tra le prime e l’interesse che suscitano modelli come VM007 o il DVN6201 è nemmeno a dirlo altissimo. 2DIN e internet, auto e applicazioni, le direttrici di sviluppo sono a loro volta tantissime: informazioni audiovideo in tempo reale, file multimediali scaricabili e non più stoccati nelle limitate memorie interne né in schede, chiavette o dischi sempre in giro per la vettura. Pensate alla possibilità di visualizzare la situazione del traffico con un video in time, le condizioni del tempo, film presenti sulla nuvola e molto molto altro.
Quale sarà la scelta migliore? 2DIN con sistema operativo Android o integrazione Smartphone2DIN? Al momento è moto difficile da pronosticare. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi, l’una non esclude a priori l’altra ma sicuramente quella che avrà una vita più longeva sarà quella in grado di rispondere velocemente ai mutati e nuovi bisogni di un utente attento, informato, sempre più tecnologico ed esigente. Aspettiamo e vediamo.