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Senza scomodare i guru della tecnologia, coloro che prima ancora che creare il futuro lo immaginano, lo intravedono tra i propri sogni, con questo articolo voglio scandagliare i possibili nonché probabili sviluppi che il settore dei 2DIN, altamente prolifico ed in continuo movimento, sembra intraprendere. Due in particolare sono le direttrici che stanno affiorando dal mercato forse in risposta ad una crisi internazionale che richiede nuove idee e nuovi prodotti, forse per la volontà delle aziende produttrici di riposizionarsi e distinguersi dai concorrenti o forse ancora per una domanda, magari latente, che cresce dal basso, direttrici che prendono vita dalla stessa idea di fondo, radice comune di sviluppi differenti.
Il 2DIN, così come è stato concepito inizialmente e come si è affermato e conosciuto oggi non ha più le solide basi tecnologiche per mantenere ancora a lungo le quote di mercato acquisite. Partendo quindi dal presupposto che un navigatore, una Media Station o un sistema multimediale non è altro che un blocco assemblato di metallo e plastica, alcuni produttori si sono mossi per capire l’utilizzo che ne viene fatto dall’utenza, le aspettative che questi hanno, le principali funzioni richiamate e quali sono i fattori critici di successo che spingono all’acquisto di un modello anziché un altro. Con in mano le nuove informazioni il 2DIN è apparso limitato ma dotato di grande potenziale e quindi ecco come molte aziende abbiano incanalato i propri sforzi per espanderne le funzioni. Ma come fare? Come spesso capita le soluzioni sono arrivate dall’esterno.
La prima direttrice si fonda su un’attento studio di quelle che sono le interazione che solitamente un utente intrattiene con l’apparato 2DIN e altri strumenti mobili. Forti di uno studio incentrato sulle tecnologie e sugli accessori che un guidatore porta con se in auto ( vedi foto ) e che ha evidenziato come nel corso di questi ultimi anni, ed in particolare in questi ultimi mesi nei quali si denota una forte crescita, l’impiego degli smartphone sia decisamente aumentato e di come la principale funzione da questi assolta sia passata dall’essere un mero strumento di comunicazione ad un ben più articolato e versatile compendio di tutte le sfaccettature della vita digitale ( sia ludica che lavorativa ), alcuni grandi colossi come JVC Kenwood, Pioneer ed Alpine hanno deciso di puntare sullo sviluppo di software in grado di facilitare l’integrazione con la nuova generazione di cellulari, in primis gli smartphone Apple ma anche e sopratutto quelli dotati di sistema operativo Android, senza dimenticare Blackberry. Il 2DIN diviene così un Hub a cui collegare dispositivi mobili fonte di file musicali, video, film ed in ultima istanza le Apps; il futuro di innovative funzioni e migliorie, aggiornamenti a basso costo, possibilità di comunicazione tra azienda e cliente, internet e un nuovo mercato tutto da sfruttare. Primi esempi sono la AppRadio, il KW-AV60BT e tutta la nuova gamma JCV e l’Alpine ICS-X8 ma molti ne seguiranno e molto rapidamente.
La seconda direttrice di sviluppo si riferisce all’impiego di Android. Il sistema operativo di Google, versatile, personalizzabile, con un potenziale il cui limite ancora non è possibile tracciare, permette di dare nuova vita ai 2DIN. Collegamento ad internet tramite WiFi, la cui integrazione grazie alla diffusione della tecnologia si realizza a costi contenuti, o Dongle USB, utilizzo di applicazioni specifiche come App di navigazione decisamente più leggere e facilmente aggiornabili dei vecchi HDD, internet Radio, Player Multimediale e chi può immaginare immagini. Una soluzione quella di Android che inciderà necessariamente sull’hardware ed in particolar modo sugli schermi e sulle capacità di calcolo dei processori. Immagini sempre più nitide che ne faciliteranno l’individuazione e la comprensione con un rapido movimento dell’occhio da parte del guidatore grazie a pannelli ad elevata soluzione e possibilità di processare informazioni pesanti vari mega ( o forse giga ) byte di ogni tipo.
Dopo un periodo, necessario, di sdoganamento in cui piccole ditte, sopratutto cinesi, si avventuravano nell’integrazione dei modelli con il sistema operativo di Big G con risultati spesso poco gratificanti, alcune aziende di rilievo e dotate di spirito innovativo hanno deciso di puntare su Android: Phonocar e Dynavin sono tra le prime e l’interesse che suscitano modelli come VM007 o il DVN6201 è nemmeno a dirlo altissimo. 2DIN e internet, auto e applicazioni, le direttrici di sviluppo sono a loro volta tantissime: informazioni audiovideo in tempo reale, file multimediali scaricabili e non più stoccati nelle limitate memorie interne né in schede, chiavette o dischi sempre in giro per la vettura. Pensate alla possibilità di visualizzare la situazione del traffico con un video in time, le condizioni del tempo, film presenti sulla nuvola e molto molto altro.
Quale sarà la scelta migliore? 2DIN con sistema operativo Android o integrazione Smartphone–2DIN? Al momento è moto difficile da pronosticare. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi, l’una non esclude a priori l’altra ma sicuramente quella che avrà una vita più longeva sarà quella in grado di rispondere velocemente ai mutati e nuovi bisogni di un utente attento, informato, sempre più tecnologico ed esigente. Aspettiamo e vediamo.
Quale sarà la scelta migliore? 2DIN con sistema operativo Android o integrazione Smartphone–2DIN? Al momento è moto difficile da pronosticare. Entrambe presentano vantaggi e svantaggi, l’una non esclude a priori l’altra ma sicuramente quella che avrà una vita più longeva sarà quella in grado di rispondere velocemente ai mutati e nuovi bisogni di un utente attento, informato, sempre più tecnologico ed esigente. Aspettiamo e vediamo.